foto Antonino Saggio
Siamo di fronte a un esempio paradigmatico di isolato a blocco poroso con corte interna, sviluppato attraverso sistemi di saturazione urbana ad alta densità e mixite funzionale, che ha portato al primo sviluppo significativo sul tema dell'isolato successivo alla linea sperimentale avviata tra il 1889 e il 1930, durante l'edificazione del quartiere Testaccio di Roma e poi bruscamente interrotta per più di 40 anni.
Si assiste in questo caso a una inversione di tendenza: l'isolato viene pensato non più dal fuori al dentro, ma a partire dal suo interno. Fondamentale in questo senso è il ruolo giocato dai walks permeabili, di parigina memoria (i celebri passages). Si è abbandonata nettamente la soluzione del blocco compatto in cui la rilevanza delle soluzioni tipologiche su quelle morfologiche solidificava un carattere di chiusura e introversione delle facciate attraverso la ripetizione degli affacci, confermando di fatto una statica monotonia delle visuali e una totale assenza di qualità degli spazi a corte interni al blocco.
L'aspetto innovativo del caso londinese è stato l'utilizzo contemporaneo di operazioni di sottrazione e addizione (tagli, svuotamenti, cellule abitative giustapposte e sfalzate, quote dinamiche, aggetti e arretramenti). Superato il concetto obsoleto di core statico, scomposto grazie a una complessa ramificazione, si arriva a un core dinamico, con passaggi e soste di grande complessità a diversi livelli.
Gli aspetti evidenti come la rilevanza della morfologia sulla tipologia, una grande apertura ed estroversione delle facciate, la varietà degli affacci e delle visuali prospettiche parziali, la grande qualità degli spazi aperti interni al blocco con servizi commerciali, la ricchezza delle sequenze spaziali, fanno di Odhams Site un modello di isolato, innovativo e molto attuale, inserito nella tessuto storico di Londra.
Il blocco in questo modo diviene poroso.
La scelta di questo tema architettonico risulta essere di particolare pertinenza per una ipotesi di ricerca che veda nella riprogettazione degli spazi interni a corte degli isolati storici della città di Roma, una possibilità di riattivazione del processo sociale e una potenziale riconversione urbana di vuoti interni senza identità.
dottorando
Simone Di Benedetto